
Consulenze Grafologiche
POSSIBILITA’, LIMITI E APPLICAZIONI DELLA GRAFOLOGIA
La scrittura è un ”filo nero” che emerge dal bianco del foglio rivelando qualcosa di noi.
La mano è lo strumento del pensiero che dirige l’atto grafico: scrivere è un’azione complessa messa a punto dal cervello. Infatti, si può imparare a scrivere con la mano sinistra, con il piede, con la bocca, qualora sia diventato impossibile usare la mano destra.
In questi casi, una volta acquisita una certa maturità grafomotoria, la scrittura rivela la personalità dell’autore, anche se è stata vergata, ad esempio, con la bocca.
Analizzando la grafia è possibile avere informazioni sull’affettività, il modo di agire, il tipo di intelligenza, l’energia vitale, l’emotività, l’ansia, l’autostima ed altro ancora.
Non tutto si vede, ci sono dei limiti ben precisi da rispettare: il grafologo non può riconoscere, ad esempio, il sesso di chi scrive.
Ci sono uomini che lasciano sulla carta forme arrotondate, gentili, dilatate, delineando grafie dall’aria femminile e donne che scrivono in modo angoloso, duro, determinato.
Il grafologo non può riconoscere l’età anagrafica dell’autore, osservando la sua scrittura. Alcune grafie appartenenti a persone anziane sono vitali, piene di movimento, di slanci ed esprimono voglia di fare, dinamismo. Sono animate da una naturale spinta verso il futuro, come le due grafie sotto riportate, entrambe di signori oltre gli ottanta anni. Nonostante l’avanzata età anagrafica sono scritture “giovani”, entrambe lanciate con decisione verso la conquista del margine destro ed entrambe piegate a destra, rispetto al rigo di base.
La destra, nella simbologia spaziale di Max Pulver – fondatore della grafologia svizzera, rappresenta l’obiettivo, la metà da raggiungere, il futuro. Mentre la sinistra è il rifugio, la casa che protegge e consola, la famiglia, la tradizione, il passato.
Viceversa, vi sono grafie che fanno pensare ad autori già avanti negli anni, appartenenti a ventenni.
La grafologia non rivela la professione e gli studi effettuati.
Quindi, prima di stilare un’analisi di personalità, il professionista deve conoscere alcune informazioni “extragrafologiche” e cioè il sesso, l’età, l’attività lavorativa e gli studi compiuti..
Chi è interessato a richiedere un profilo di personalità deve scrivere su un foglio bianco formato A4, non rigato e non quadrettato, un testo di dieci/quindici righe e apporre alla fine di esso la propria firma. Il testo deve essere “spontaneo”, quindi non copiato o dettato da un terzo. Per il grafologo è sufficiente la preparazione di una sola pagina in originale, con le caratteristiche ora descritte, oltre ai dati extragrafologici, per arrivare al profilo di una persona adulta. Non è necessaria la conoscenza diretta dell’autore della grafia o porre in essere un colloquio preliminare.
Esiste uno stretto legame esistente tra personalità e scrittura: quando cambia la personalità dell’individuo, per i più svariati motivi, si osserva un cambiamento più o meno importante anche nella grafia.
La grafologia è una disciplina “umanistica”, indipendente dalla psicologia, che alla stessa può dare contributi significativi e seri. A torto è stata confusa con l’occultismo, l’astrologia, la cartomanzia e la lettura della mano, in realtà, è improntata ad un metodo rigoroso, che richiede attenzione e professionalità.
Quindi, perché chiedere una consulenza grafologica sulla propria scrittura?
Per imparare a conoscerci meglio, per approfondire aspetti della nostra personalità, mediante un approccio “indolore” e anche abbastanza “rapido”. Come sopra affermato, per il grafologo è sufficiente una pagina di scrittura firmata e poche informazioni ulteriori. Fra’ Girolamo Moretti, fondatore della grafologia italiana, ha scritto che in un giorno di analisi delle grafie dei bambini di una classe elementare, è riuscito a raccogliere le stesse informazioni fornite da uno psicologo nell’arco di un anno di colloqui e di lavoro.
Grazie ai risultati concreti ottenuti, la grafologia, ha un’applicazione pratica in molti ambiti professionali:
- in azienda per la selezione, l’avanzamento in carriera e la rotazione delle risorse umane;
- nell’ambito giudiziale per l’analisi di testamenti, lettere anonime e firme contestate;
- in medicina per fornire consulenze a psicoterapeuti e psicologi.
- nella scuola, in materia di orientamento scolastico e nella cura della disgrafia, oggi sempre più diffusa.
Si segnala, infine, un’affascinante applicazione della grafologia in campo storico: sempre più spesso viene utilizzata per l’analisi delle grafie di personaggi famosi (artisti, condottieri, politici) al fine di arricchirne il profilo caratteriale e la biografia.
pubblicato in data: 19.07.2016